Il vecchio e il bambino

Francesco Guccini – Un vecchio e un bambino

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera.

L’immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d’intorno non c’era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo.

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l’anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati.

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero.

E il vecchio diceva, guardando lontano:
«Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell’uomo e delle stagioni…»

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
«Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!»

2 thoughts on “Il vecchio e il bambino

  1. Ciao, Gio’. Sì, eravamo giovani, una vita fa. Ieri notte, mentre leggevo, sentivo con un orecchio la radio. A Musicultura Guccini ha passato il testimone alla sua band, e così…

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