Quando la dottoressa Elena ci ha parlato, nella lezione sull’apparato respiratorio, della suddivisione ramificata della trachea in bronchi e bronchioli e in particolare della suddivisione dicotomica (composto di διχο- dico- «in due parti» e di τέμνω «tagliare» -tomia) dei bronchioli, ad Alessia è venuto in mente il nostro lavoro sui frattali (casette frattali, albero di Pitagora).
Alessia ha intuito correttamente.
Guardate l’immagine tratta da Fractals in Nature.
Negli animali, i polmoni inspirano ossigeno (O2) ed espirano anidride (CO2).
Le piante, durante la fotosintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno. Il processo dunque avviene in senso inverso.
Entrambi, animali e piante, hanno bisogno di una grande superficie per far funzionare bene questo processo.
La quantità di gas (O2 e CO2) che può essere scambiata nelle foglie di un albero o nei polmoni in un animale è direttamente proporzionale alla superficie totale.
Così, anche se il volume di una coppia di polmoni umani è solo ~ 4-6 litri, la superficie è tra i 50 e i 100 metri quadrati.
Circa la stessa area di un campo da tennis!
[Adattato da: Fractals in the Body]
Un’ultima cosa. Guardate i primi minuti del video inserito qui sotto. È citata una frase di Galileo Galilei: L’universo è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.
Subito dopo seguono alcune frasi su e di Benoit Mandelbrot che introducono alla geometria dei frattali: Vi sarete forse domandati perché la geometria sia così spesso considerata fredda e arida. Certamente a creare questo convincimento ha contribuito la sua inadeguatezza a descrivere le forme della natura; nubi sferiche come palloni e montagne coniche, a punta di matita, non fan parte del panorama fisico; le linee costiere, tutte frastagliate, non sembrano certo disegnate col compasso…