Terry More, l’incognita e la «parafrasi della matematica»

Lo scorso giovedì discutevamo del fatto che non sempre ciò che noi adoperiamo per descrivere fatti matematici è usato dai veri matematici.
Avete subito compreso che il rettangolino arancione, che noi usiamo, non è certo un simbolo dei matematici.
Eppure è una semplificazione che ci è molto utile, una matematica più adatta ai bambini, più semplice e chiara.
Pietro ha allora esclamato: «È come la parafrasi della matematica!». Possiamo pensarla proprio così.

Torniamo al nostro rettangolino arancione, lo usiamo in quelle che chiamiamo operazioni aperte e spesso a voi viene naturale usarlo anche nei problemi.

Provate qui sotto a trovare il numero esatto e a inserirlo nel rettangolino arancione.

Come leggiamo il rettangolino?
Diciamo: «qualcosa che non sappiamo». I matematici chiamano questo «qualcosa che non sappiamo» incognita e il suo simbolo è la x.

Dal sito del Ted:

Perché la x è diventata il simbolo dell’incognita? In questo breve ma esilarante intervento, Terry Moore ci offre una risposta sorprendente.

Il video è più adatto ai grandi, ma proviamo. Terry More ci spiega che la x veniva usata al posto di una lettera dell’alfabeto arabo.

Questa è la lettera Shīn, e rappresenta il suono che assomiglia alla nostra SC di scena. È anche la prima lettera della parola shalan, che significa “qualcosa” proprio come la parola inglese “something” (qualcosa) — una cosa indefinita, ignota.

Ora, in arabo la possiamo rendere definita aggiungendo l’articolo determinativo “al”. Diventa dunque “al-shalan“, la cosa ignota. Qualcosa che non sappiamo.


Vedi anche: I numeri arabo-indiani

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