Dopo avere parlato del piano cartesiano – con i suoi due assi perpendicolari (ascissa e ordinata: x, y) – con cui si individua qualsiasi punto sul piano, avevo fatto un cenno alla terza dimensione che si ottiene con l’aggiunta dell’asse z.
Avevamo anche provato a dare le coordinate per individuare un punto nello spazio.
L’ingegnosissima Marta ha costruito, durante il fine settimana, questa rappresentazione dello spazio tridimensionale, usando una scatola da scarpe!
Aggiornamento 2017 – Con le ultime versioni di GeoGebra è possibile lavorare in tridimensionale, a esempio qui on-line.
Inserisco inoltre il video di Simona Riva che illustra GeoGebra 3D:
Ma Marta è bravissima, caspita!
Il video..ehmm Renata, lo vedo più tardi. Tento di vederlo….!
giovanna
Fai i miei complimenti a Marta. E’ stata veramente ingegnosa la piccola.
Ottimo il video, come tutte le risorse che proponi!;)
un saluto alla mia amica Annarita.
Volevo sapere se questa metodologia di studio e applicazioni rientrano nei “programmi didattici” o sono “alternativi” o e per meglio dire iniziative di ogni singolo docente al di fuori delle ore normali di studio ?.
Benvenuto su questo piccolo blog, Grandaniele.
Non ho ben compreso a quali metodologie di studio tu ti riferisca.
Se ti riferisci alla rappresentazione dello spazio tridimensionale con… scatola da scarpe, questa è iniziativa spontanea, frutto della fantasia della mia alunna, che è partita da un breve cenno che avevo fatto a scuola circa il modo di individuare un punto sul piano e poi nello spazio.
I programmi di matematica cui faccio riferimento nel mio insegnamento sono per lo più quelli del 1985, quelli successivi sono, a mio giudizio, con un impianto teorico e… pratico più fragile e affrettato.
Su quello che prevede il futuro prossimo meglio tacere.
Preferisco guardare i miei alunni, il loro entusiasmo e il loro desiderio di imparare.