La befana, corruzione lessicale di epifania attraverso bifanìa e befanìa (pifanie in friulano), è una tipica figura del folklore di alcune parti d’Italia centrale appenninica, diffusasi in tutta Italia. Appartiene alle figure folkloristiche, dispensatrici di doni, legate alle festività natalizie, è infatti tradizione, a ricordo dei re Magi, fare in quel giorno regali ai bambini.
Questo proverbio friulano indica l’allungarsi delle ore di luce nelle giornate, come i fuochi epifanici, che derivano probabilmente da riti pre-cristiani, ricorda la luce del sole.
Nadâl un pît di giâl
Prin dal an un pît di cjan,
Pifanie un pît di strie.
Link:
- «La befana» di Giovanni Pascoli e altre poesie e filastrocche
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
- Biblioteca Google libri: un libro in italiano e inglese sulle tradizioni delle feste natalizie.
…
e io ricordavo i … tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni :-))
eheh…
buona befana e
buona ripresa.
domani 🙁
ma si… che è questa pigrizia! 🙂
g
Anni fa, ero in Baviera in questo periodo, e notai delle scritte fatte col gesso sulle porte delle abitazioni.
I ragazzi di quelle zone girano, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, segnando le case con la scritta ‘kmb’, acronimo dei nomi dei tre magi, e il numero dell’anno in corso, per dare il benvenuto ai magi e ricevere prosperità per tutto l’anno.
Buona Epifania di Nostro Signore e ri-buona ripresa.
annarita
Sì sì, Gio’, proprio così: tre bimbi a nanna buoni. Un periodo di gusto un po’ retro in questi ultimi post fra Quartetto Cetra e Pascoli ;).
Buon inizio, sempre un poco difficile riprendere il ritmo.
Ciao
r.
Interessante tradizione, Annarita, ho trovato i riferimenti in rete. Grazie e buona Epifania e buona ripresa anche a te.
r.