Primo giorno: frattali

I piccoli di classe prima sono venuti a conoscerci mentre eravamo in aula informatica a provare a… far funzionare i nostri computer vecchiotti. Un bimbo ha esclamato: «Oh, state giocando con il computer!» La vostra seriosa maestra ha risposto al bimbo, peraltro con un sorriso, che con il computer anche si lavora.

Abbiamo giocato o lavorato? Chissà. Mentre lavoravam-giocavamo David ha esclamato che gli si era aperto un mondo. Eccoci dunque a esplorare muovendo qualche passo in questo nuovo mondo.

Abbiamo lavorato con il software di grafica Gimp (liberamente scaricabile) e in particolare – dopo aver aperto una nuova immagine dal menu con File, Nuova – abbiamo usato il filtro Render, Frattale IFS. Ricordate che cosa significa la lettera I dell’acronimo?

Vi siete impegnati tutti, un plauso alle bambine che hanno lavorato assieme e aiutato la loro nuova compagna. Benarrivata fra noi, Erilda!

Torniamo a Gimp e alle chiacchierate che abbiamo fatto mentre creavamo i frattali.

Il termine frattale è stato coniato nel 1975 dal matematico polacco naturalizzato francese, Benoît Mandelbrot (Varsavia 1924 – Cambridge 2010).

La foto è di Steve Jurvetson, CC BY 2.0, in Wikipedia.

Continua.

Foglio di calcolo elettronico

L’uso del foglio di calcolo è stata una delle le attività al computer di questo anno appena concluso che, mi pare, vi sia molto piaciuta.
Ecco allora alcune foto e nella penultima diapositiva un video per chi desidera riprovare a fare quanto abbiamo imparato con il foglio di calcolo.

Cari bambini, scaricate e installate software solo con l’aiuto e la supervisione di un adulto.
A scuola abbiamo usato il software Calc di Open Office. Il software è  scaricabile qui.
– Writer (videoscrittura)
– Calc (foglio di calcolo)
– Draw (disegno e pubblicazioni)
– Impress (presentazioni)
– Math (formule matematiche)
– Database
Vi consiglio tuttavia di utillizzare Libre Office, che ha le stesse applicazioni, potete scaricare la versione che si trova a questa pagina.

E ora la presentazione!

Scratch: Triple Town

Triple Town è un gioco a punteggio il cui scopo è quello di costruire una città.
Qui sotto lo vedete realizzato (l’autore è Griffpatch) con Scratch.
A questo link potete sia giocare a Triple Town sia guardare il codice. Complesso, vero?
Potete scegliere a destra uno dei due pezzi proposti e posizionarlo nella città, quando si uniscono tre o più elementi uguali si ottiene un pezzo più potente.
A esempio: ★ Erba ► Cespuglio ► Albero ► Capanna ► Casa ► Villa.

Non resta che provare a giocare.

A schermo intero.

Giove e Venere questa sera

stellarium

L’immagine che vedete è da Stellarium. Ricordate questo software?

Osservate l’immagine (fate clic su di essa), mostra il cielo come sarà questa sera alle ore 21.45. Verso ovest si vedranno due pianeti, Giove e Venere molto vicini e luminosi. Potete provare ad alzare gli occhi al cielo, se si possiede un telescopio sarà ancora più bello il fenomeno, ma anche a occhio nudo noterete la luminosità dei due pianeti che sembrano congiungersi. Non perdetevi lo spettacolo dunque, verso ovest dopo il tramonto.

Focus: Venere e Giove in congiunzione il 30 giugno

Libri di astronomia per bambini e ragazzi

Dall’ellisse alla string art

string artIn matematica si chiamano inviluppi, sono usati in arte e chiamati con il termine inglese string art.
In questi giorni abbiamo sperimentato alcune attività grafico-geometriche di string art sul quaderno.
Cominciamo con un lavoro di Michael Ortiz. Se diminuite nell’applet la distanza dei due punti (fuochi) fino a sovrapporli, passerete in tal modo dall’ellisse alla circonferenza. Restiamo così in tema con i due precedenti articoli di Splash Ragazzi!

E ora string art con Scratch.
Fate clic sulla bandierina verde al centro per cominciare. Ricordate che, se volete provare a usare Scratch, potete farlo on-line qui.

Ancora con Scratch:

Ancora String Art in GeoGebraTube:
Poligoni regolari
Meraviglie con GeoGebra di Roman Chijner
String-graph
Simona Riva: String art – cubo

♦ Dal blog della professoressa Giovanna: inviluppi.

Italia e Minecraft

Minecraft è un gioco in cui si possono costruire mondi usando dei cubi.
A Pietro è venuta l’idea di realizzare, con Minecraft, l’Italia, vedi la costruzione tipo puzzle con GeoGebra qui.
Ero proprio curiosa di vedere la sua produzione. Gentilmente Pietro ha portato a scuola il suo tablet e abbiamo potuto così ammirare il suo lavoro: l’Italia suddivisa in regioni e l’Italia fisica.
Con Minecraft si può creare un mondo cosiddetto virtuale in cui ci si può spostare da un punto all’altro e in cui alcuni oggetti sono in movimento. Il fuoco, a esempio, si muove ed è stato inserito per rappresentare i vulcani Vesuvio ed Etna.
Non possiamo farvi vedere il movimento del fuoco né mostrarvi l’Italia da diversi punti di vista, ma credo che dall’immagine si possa ugualmente intuire il bellissimo lavoro fatto da Pietro.
Grazie, Pietro, sei stato molto bravo!

italiaminecraft_pietro


🤖 Aggiornamento 18 agosto 2017: Per chi desiderasse provare il gioco, consiglio Minetest, informazioni nel blog del professor Nilocram, anche qui (con la supervisione di un adulto).

Scratch

Questo articolo è per tutti voi e in particolare per Nicolò che mi ha chiesto di riparlargli di Scratch. Con Nicolò e Pietro abbiamo provato oggi il programma, cinque minuti prima della mensa.
scratch
Scratch è un linguaggio di programmazione didattico, nato nel 2006, del Mit Media Lab. Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) è una delle più importanti università di ricerca del mondo, con sede a Cambridge, nel Massachusetts (Stati Uniti).
Può essere usato da tutti, bambini e anche adulti, per realizzare progetti semplici o più complessi.

Qui sotto vedete il progetto di una ragazzina di 13 anni. A Kelly potete cambiare vestiti e… faccia.

Yoshi, l’inventore di questo gioco, ci dice: «In questo gioco devi parlare con conchiglia e poi…giocare!». Provate.

Il progetto che segue riguarda il calcolo di potenze.

Questa guida tradotta dall’inglese dal professor Roberto (Nilocram), riguarda la versione 1.4. Potete scaricare questa versione o quella più recente sul vostro computer da questa pagina, con la supervisione di un adulto.

Altre guide anche in video consigliate dal maestro Roberto Sconocchini:

logo_tarta

Negli anni ’60 dal professor Seymour Papert, sempre del MIT, fu ideato e realizzato il linguaggio di programmazione LOGO.

LOGO, il linguaggio della tartaruga, in Splash Scuola

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Per i grandi – Mitch Resnick: Let’s teach kids to code (sottotitolato in italiano)