Martedì, 10 settembre

Pronti per ricominciare?
Se non lo siete e avete incubi notturni all’idea di ricominciare, potete leggere (leggete in ogni modo, male non fa) la «Filastrocca contro tutte le paure» di Bruno Tognolini, che un papà, Marco, ha dedicato alla figlia Giulia.

E allora:
BUON INIZIO A TUTTI E…

Le lezioni incominciano martedì, 10 settembre. La prima settimana con solo orario antimeridiano, sabato compreso, dalle ore 8.10 alle ore 13.10.
Al link, il calendario scolastico regionale.

La Befana

Nel blog dei bambini e della bambine del 1° Circolo di Sassari in Sardegna, Pintadera (la pintadera è un reperto tipico della civiltà nuragica), ci sono molti articoli dedicati alla Befana, con filastrocche e disegni.
befana specchio
In particolare vi segnalo: «La Befana SIMMETRInA»
Ecco le prime strofe:

La Befana SIMMETRInA
si è svegliata stamattina
e guardandosi allo specchio
lo spavento era parecchio:
nel “nason”, peraltro netto,
ha notato un brufoletto.
Strano specchio: sa invertire
e, se puoi, fammi capire:
la sinistra con la destra
come fanno in palestra:
io mi vedo rovesciata
ed alquanto spaventata;
ma perché non cambia pure
verticali le figure
proponendole dal basso
senza fare tanto chiasso?


Non è finita. Continuate a leggere qui!

Link in Pintadera sulla Befana:

Altri link in Splash Ragazzi:

Halloween

Per Halloween, la maestra Francesca in un suo blog, «La tana del topo», propone un gioco: Haunt the House. Un fantasma entra negli oggetti e li anima per spaventare le persone di una casa. L’atmosfera da rilassata e quieta a poco a poco diverrà terrificante (Relaxed, Quiet, Uneasy, Strange, Unsettling, Creepy, Terryfying). Il gioco è in inglese, potete tradurre qui le parole che non capite.

In un altro blog della maestra Francesca «Così è la luna», i poeti della Piccola Officina per Halloween, prendono spunto da una poesia di Roberto Piumini e…
Andate a leggere le belle rime che gli alunni della maestra Francesca hanno trovato in Nella casa della paura., ispirata alla poesia di Roberto Piumini:

Poesia di Roberto Piumini
La casa della paura

Nella casa della paura
sembra d’inchiostro l’acqua pura,
sembra un pipistrello un fiore,
i minuti sembrano ore.
Nella casa dello spavento
sembra molle il pavimento,
sembra un rospo la saliera,
e un serpente la ringhiera.
Lunedì da casa mia
la paura è andata via
e le cose sembran cose
e le rose sono rose.

Nel nostro sito, in alcune vecchie pagine di Splash Scuola, trovate invece acrostici, puzzle e memory su Halloween, ancora puzzle.

Se volete sapere che cos’è un acrostico leggete qui.

Aggiornamento dei link: Gioco-Haunt the House (con la supervisione di un adulto)

Giornata della Memoria

http://www.biblioteche.mn.it/immagini/TeresinE.jpg
La farfalla

L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.

Pavel Friedman (1921 – 1944)


Neve e neve

Clic sulla foto.

nevicata

La terza neve
di
Evgenij Aleksandrovič Evtušenko
(poeta e romanziere russo, nato nel 1933)

 

Guardavamo dalle finestre, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
sospirammo:
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo…E la neve venne,
venne verso sera,
essa
giù dall’alto dei cieli
volava
a seconda del vento;
e nel volo oscillava.A falde sottili come lamine,
fragili,
era confusa di sé stessa.
La prendevamo nelle mani,
e stupivamo:
dunque, era quella la neve?Dopo sette giorni
venne la neve nuova.
Non venne,
precipitò.Cadeva così fitta, da non potere
tenere aperti gli occhi,
a tutta forza
vorticava in cerchio, mugliando;ma disperò di sé,
non resistette
e si diede per vinta.E noi, ansiosi
sempre più spesso
scrutavamo l’orizzonte:
quando quella vera verrà?
Perché era tempo,
era tempo…Ed un mattino
era davvero tanta
ed era davvero bella.Cadeva e cadeva
nel baccano dell’alba
fra il rombo delle macchine
e lo sbuffare dei cavalli,

e sotto i piedi non si scioglieva,
anzi diventava più compatta.

Giaceva
fresca e scintillante
e ognuno ne restava abbagliato.

Ed era lei, la neve. La vera.
L’aspettavamo.
Era venuta.


Altre poesie sulla neve: qui.

Da Rio Bo a Rio Mandelbrot

Nel 16° carnevale della matematica, come leggete nel post precedente, c’è una segnalazione a una curiosa poesia-gioco che lega letteratura e matematica: Rio Mandelbrot.
È la poesia Rio Bo, rivisitata dal professor Popinga e costruita come un frattale. Questa simpatica attività, mi ha dato lo spunto per un lavoro con Geogebra.

Guardate il video e provate anche voi, direttamente nella pagina di Splash scuola, a realizzare il vostro «albero delle casettine frattali».

Senza fretta, potete proseguire… all’infinito.

Clic sull’immagine:
frattale geogebra